Ce lo hanno insegnato a tutti, quando eravamo piccoli: quando ci sono, si attraversa sempre sulle strisce pedonali. Chi più, chi meno, tutti quanti siamo cresciuti con i “grandi” che, a più riprese, ci ricordavano di porre attenzione al momento di attraversare la strada, guardando a destra e a sinistra. In effetti, l’attraversamento stradale è un passaggio che, se fatto in modo distratto, può avere esiti drammatici, soprattutto se alla distrazione del pedone si somma quella di un automobilista. Ma cosa dice il Codice della Strada nel concreto per quanto riguarda le strisce pedonali? In quali casi è necessario usare gli attraversamenti per pedoni, e quando, invece, è possibile raggiungere l’altro lato della strada senza usarli? Quali sono le multe per i pedoni che trasgrediscono le regole? E ancora, quali sono le multe per le auto che non si fermano alle strisce?
Le strisce pedonali sono tra gli elementi stradali pensate appositamente per il pedone, ovvero per chi, senza avere un mezzo di trasporto come un’auto, una moto o una bicicletta, affronta la strada a piedi. Bisogna sottolineare che, oltre alle regole relative alle strisce per attraversare la strada, il pedone dovrebbe conoscere anche altre regole fondamentali. Si potrebbe ricordare, per esempio, che i pedoni sono obbligati a camminare sui marciapiedi, sulle banchine o sugli spazi a loro dedicati. Nel momento in cui il marciapiede è assente o inutilizzabile, il pedone può camminare comunque lungo la via – in assenza di divieto specifico – ma facendo attenzione a non intralciare affatto il traffico veicolare. Non è tutto qui: in una strada a doppio senso, il pedone è obbligato a procedere in senso opposto al senso della marcia delle auto. Nel caso di strade a senso unico, è possibile camminare anche nel medesimo senso di marcia delle auto, stando però il più possibile a margine della strada. In ogni caso, ai pedoni è proibito sostare sulla carreggiata. Queste sono le regole generali: e per quanto riguarda le strisce pedonali?
Le strisce pedonali, in sintesi, sono una forma di segnaletica orizzontale che, laddove presenti, assegnano ai pedoni la precedenza sulle automobili. A regolare l’utilizzo delle strisce e in generale gli attraversamenti dei pedoni sono due articoli del Codice della Strada, ovvero l‘articolo 190 e l’articolo 191. Al comma 2 dell’articolo 190 si legge che «i pedoni, per attraversare la carreggiata, devono servirsi degli attraversamenti pedonali, dei sottopassaggi e dei sovrapassaggi. Quando questi non esistono, o distano più di cento metri dal punto di attraversamento, i pedoni possono attraversare la carreggiata solo in senso perpendicolare, con l’attenzione necessaria ad evitare situazioni di pericolo per sé o per altri».
Questo breve testo ci dice molte cose. Prima di tutto, che è vietato sempre attraversare la strada all’infuori delle strisce pedonali quando queste si trovano a meno di 100 metri. Se nelle vicinanze si trovano delle strisce, quindi, è obbligatorio usarle, e lo stesso discorso vale anche per i sottopassaggi i sovrapassaggi. Solo in assenza di queste segnaletiche o di queste strutture è possibile attraversare la strada senza di esse. Questo, va detto, a patto di portarsi dall’altra parte della strada in modo da non creare pericolo per se stessi o per gli altri: è vietato, quindi, soffermarsi più del dovuto. Ed è altresì vietato attraversare la strada in diagonale, aumentando il tempo necessario per l’operazione. Le strade devono essere dunque attraversate perpendicolarmente e senza dilatare il tempo richiesto. Questo non significa ovviamente che sia necessario correre. Anzi, vale la pena di sottolineare che i pedoni non possono buttarsi di corsa sulle strisce, senza quindi dare agli automobilisti la possibilità di rallentare e di fermarsi.
Ci sono altre regole che vanno precisate, per evitare pericoli e sanzioni. Non tutti sanno, per esempio, che l’obbligo di usare le strisce pedonali non conosce un margine di tolleranza. Attraversare la strada a 30 centimetri da esse, infatti, equivale a non usarle affatto. Bisogna poi chiarire il fatto che il pedone ha la precedenza già nel momento in cui si avvicina alla strisce pedonali e che si accinge a usarle. Questo significa, quindi, che gli automobilisti devono fermarsi già quando un pedone si ferma al margine della strada in attesa.
Il Codice della Strada prevede delle multe non solo per gli automobilisti: anche i pedoni possono infatti ricevere delle sanzioni. Nello specifico, il pedone che, pur avendo un attraversamento pedonale nel raggio di 100 metri, decida di attraversare la strada “liberamente”, va incontro a una sanzione. La multa, nello specifico, parte da un minimo di 25 euro per arrivare a un limite massimo di 100 euro. Ma non è tutto qui: il pedone può essere multato anche per avere trasgredito alle altre regole sopra elencate. Attraversare in obliquo e buttarsi in mezzo alla strada senza aver dato il tempo ai veicoli di rallentare sono infatti comportamenti che possono essere multati, come qualsiasi altra azione che possa creare pericolo. In ogni caso, è vietato – e quindi sanzionabile – l’attraversamento delle strade davanti a bus e tram, e comunque in tutte quelle situazioni che non danno agli automobilisti la possibilità di vedere il pedone.
Sono ovviamente previste delle multe anche per gli automobilisti che non rispettano gli attraversamenti pedonali. L’automobilista che non si ferma prima delle strisce in presenza di pedoni sul punto di usarle va incontro a una multa da 163 euro. A questa sanzione si somma la decurtazione di ben 8 punti dalla patente di guida. C’è poi un’altra multa pensata per gli automobilisti che non rispettano questo peculiare segnale stradale orizzontale. Parliamo della sanzione per chi parcheggia sulle strisce, che ammonta a 84 euro: è sufficiente che una sola ruota vada a ingombrare una piccola parte delle strisce. Nel caso in cui il veicolo stia effettivamente intralciando l’attraversamento, impedendo il corretto passaggio dei pedoni, è prevista la rimozione forzata.
max