Il bollo auto – conosciuto anche come tassa di circolazione o tassa automobilistica – è un’imposta. Si tratta della tassa sul possesso di auto e moto che risultano immatricolate in Italia ed iscritte regolarmente al PRA (Pubblico Registro Automobilistico). Il bollo auto riguarda ogni vettura che circola sul territorio nazionale e non, comprese le auto a noleggio o leasing.
Il bollo auto va rinnovato ogni anno, pena interessi e sanzioni oltre la cifra da pagare. La cifra va corrisposta alla Regione di residenza del proprietario dell’auto perché questa tassa è ritenuta un tributo regionale.
Come già detto, il bollo auto ha valenza annuale e va pagato entro la scadenza (che varia, come il suo importo). La tassa di possesso si paga ad aprile, agosto e dicembre per chi ha un’automobile, a gennaio e luglio per chi possiede una moto.
Il bollo auto non ha scadenza fissa e si deve pagare in corrispondenza del mese di iscrizione al PRA, suddiviso per comodità in tre scaglioni: 30 gennaio, 31 maggio, 30 settembre. Semplicissimo, vero?
Il bollo auto ha un costo variabile che va calcolato in base ad una serie di fattori. Quali sono queste variabili e come si calcola il bollo auto ed il suo costo? Tieni in considerazione
Il calcolo dell’importo del bollo auto può essere calcolato in diversi modi. Puoi farlo online attraverso il portale ufficiale dell’ACI o attraverso uno dei tanti strumenti che il web mette a disposizione, compreso quello dell’Agenzia delle Entrate. In questo caso, basta selezionare la regione di residenza del proprietario dell’auto, la targa e che tipo di pagamento deve essere effettuato. Le opzioni sono tre: integrazione, prima immatricolazione o rinnovo.
Se vuoi ottenere da te la cifra da corrispondere, puoi moltiplicare il valore dei kW per l’importo di riferimento della tabella che segue:
Classe ambientale | Fino a 100 kW di potenza | Oltre i 100 kW di potenza |
Euro IV, V VI | 2,58 €/kW | 3,87 €/kW |
Euro III | 2,70 €/kW | 4,05 €/kW |
Euro II | 2,80 €/kW | 4,20 €/kW |
Euro I | 2,90 €/kW | 4,35 €/kW |
Euro 0 | 3,00 €/kW | 4,50 €/kW |
Procedi, poi, così:
L’importo da versare per il pagamento del bollo auto deve essere arrotondato al centesimo per eccesso eliminando – dopo aver effettuato il calcolo del dovuto – il terzo decimale. Ricorda, il bollo auto può essere pagato sia online che in contanti presso qualunque ricevitoria, in posta, alla delegazione ACI.
Per circolare liberamente (e senza pensieri) basta pagare il bollo auto. Alcuni soggetti, però, godono di esenzioni dal pagamento del bollo auto. Scopriamo chi è esente dal bollo auto e chi, invece, deve necessariamente pagarlo.
Le auto elettriche non pagano il bollo auto per i primi cinque anni dalla loro immatricolazione. Questo serve per incentivare l’acquisto delle auto verdi ed approfittare anche degli incentivi statali messi a disposizione dal governo con l’ultima legge di bilancio. Anche le auto ibride non pagano il bollo auto a seconda della regione:
L’esenzione dal pagamento del bollo auto riguarda anche le auto che appartengono a persone disabili o che vengono utilizzate per il trasporto delle stesse, concesso solo dietro presentazione di una documentazione completa e certificata. L’esenzione può essere estesa all’auto di un parente con cilindrata di 2000 cc per i benzina, 2800 cc per i motori diesel.
Quali sono le categorie di disabilità a cui viene concessa l’esenzione dal pagamento del bollo auto? Sicuramente le persone con ridotta o impedita capacità di movimento momentanea o permanente; persone con problemi certificati di cecità o sordità e disabili mentali o con gravissimi problemi psichici.
Il bollo auto non deve essere pagato anche da chi possiede auto d’epoca con più di trent’anni o appartenenti ad associazioni che non hanno scopo di lucro come ambulanze, trasporto organi o persone disabili.
Il pagamento del bollo auto viene evaso da molti italiani, sicuramente troppi. I motivi sono diversi: tassa di possesso ritenuta troppo alta da qualcuno, troppe auto possedute e quindi difficoltà nel pagare più bolli auto, qualcuno si dimentica. Insomma, questa tassa proprio non piace ai più.
Se hai dimenticato di pagare il bollo auto e non sei un evasore, la questione si risolve facilmente: puoi pagare in un secondo momento, ovviamente con l’aggiunta del ravvedimento operoso. Puoi pagare entro 14 giorni dalla scadenza con un sovrapprezzo dello 0,1% della somma dovuta per ogni giorno che passa dalla data prestabilita per il saldo del bollo auto.
Il ravvedimento operoso funziona così:
In sintesi, tanti soldi che la regione ha il diritto di richiedere entro tre anni (più uno) dal mancato pagamento del bollo auto. Nel caso in cui il pagamento richiesto non risulta saldato, ad intervenire è l’Agenzia delle Entrate con i derivanti problemi, come il pignoramento del conto corrente (se ci sono le condizioni ascritte dalla legge) o il fermo dell’auto interessata.
La legge parla chiaro: no bollo auto, no party. Non si può circolare senza il pagamento della tassa di circolazione.
Il ministro Sergio Costa (ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare) ha proposto un radicale cambiamento per il bollo auto 2019. La riforma del bollo auto prevedrebbe il canone calcolato sulle emissioni di Co2 ed in base ai consumi invece di basarsi sulla proprietà del veicolo.
Se la riforma del bollo auto 2019 dovesse passare, il calcolo si baserebbe sulla stessa formula dell’RC auto, cioè un sistema di bonus e di malus relativo al tasso di inquinamento prodotto dall’automobile in questione.
C’è, poi, un ulteriore sistema di tassazione che si riferisce al modello del bollo auto europeo che conteggia i chilometri percorsi in un anno.
In discussione per la riforma bollo auto 2019 ci sarebbe, poi, una terza opzione che risulta essere una combinazione delle due precedenti proposte.
Il bollo auto va pagato ogni anno. Nel frattempo, vediamo cosa succede! Aspettiamo la tua esperienza nei commenti.