Quali sono i reali limiti di velocità sulle diverse strade italiane? Quali sono le sanzioni a cui vanno incontro i trasgressori? E, soprattutto, da quale momento preciso in poi scattano le multe, ed eventualmente le decurtazioni dei punti della patente? In questa guida dedicata ai limiti di velocità italiani daremo risposta a queste e ad altre domande, analizzando in profondità un tema che, molto spesso, viene trattato con leggerezza.
Lo studiamo tutti quanti per prendere la patente di guida: i limiti di velocità cambiano, in linea generale, in base alla tipologia di strada. Come molto probabilmente sai, infatti, tutti i veicoli fino a 3,5 tonnellate devono viaggiare entro i 50 km orari sulle strade urbane. Allo stesso modo, è necessario restare entro i 90 km orari sulle strade extraurbane secondarie, entro i 110 km orari sulle strade extraurbane principali e, infine, entro i 130 km orari lungo le autostrade.
Questi, però, sono solamente i limiti di velocità “generali”. Quanto detto, per esempio, vale solo per le autovetture, per i motocicli e per i veicoli fino a 3,5 tonnellate, ma non per altri mezzi, come per esempio:
I neopatentati, da parte loro, devono rispettare dei limiti di velocità particolari. Nei primi 3 anni dal conseguimento della patente di guida, infatti, non è possibile oltrepassare i 100 km orari in autostrada, né i 90 km all’ora sulle strade extraurbane principali.
Va poi sottolineato che non è affatto raro trovare tratti di strade extraurbane in cui il limite – appositamente indicato dalla segnaletica verticale – scende a 70 km orari. O ancora, esistono strade urbane nelle quali è vietato oltrepassare i 30 km all’ora. Non bisogna poi dimenticare che, in autostrada, in caso di pioggia o di neve, il limite massimo scende a 110 km orari. Nell’eventualità di nebbia fitta con visibilità inferiore ai 100 metri, infine, il limite è fissato a 50 km orari di velocità.
A causa dei più vari fattori, rispettare i limiti di velocità ed evitare pesanti sanzioni non è affatto facile come potrebbe sembrare. Non è un caso se sempre più automobilisti scelgono di acquistare i dispositivi COYOTE, i quali, oltre a mostrarci i limiti di velocità, ci segnalano l’eventuale presenza di autovelox lungo la strada.
Ma a partire da quale effettiva velocità è possibile essere sanzionati? E quando scatta la sospensione della patente?
Prima di mostrarti nel dettaglio quando scattano realmente le multe per velocità, vogliamo presentarti una novità della quale, forse, avrai già sentito parlare. Nelle settimane scorse, nella Commissione Trasporti della Camera, si è parlato molto di innalzare il limite di velocità sulle autostrade fino a 150 km orari. Del resto, questo argomento è già stato affrontato più volte negli anni scorsi – nel 2001, per esempio, si discuteva della possibilità di arrivare a 160 km all’ora.
In realtà, il nostro Codice della Strada prevede di già la possibilità di viaggiare a 150 km orari in autostrada. All’articolo 142 si può infatti leggere che “sulle autostrade a tre corsie più corsia di emergenza per ogni senso di marcia, dotate di apparecchiature debitamente omologate per il calcolo della velocità media di percorrenza su tratti determinati, gli enti proprietari o concessionari possono elevare il limite massimo di velocità fino a 150 km/h sulla base delle caratteristiche progettuali ed effettive del tracciato, previa installazione degli appositi segnali”.
Nella stessa sede, però, viene anche sottolineato che questo è possibile solo dove “lo consentano l’intensità del traffico, le condizioni atmosferiche prevalenti ed i dati di incidentalità dell’ultimo quinquennio”. Di fatto, visti i requisiti stringenti, nessun tratto autostradale italiano ha visto l’aumento del limite di velocità dai 130 ai 150 chilometri orari, con questa possibilità che resta dunque solamente teorica.
Dopo questa breve digressione, possiamo tornare alla nostra domande più calda: a partire da quali velocità scattano realmente le multe per eccesso di velocità?
Siamo tutti abituati a pensare che la multa per eccesso di velocità scatti automaticamente nel momento in cui si sorpassano i 50 km orari nei centri abitati (oppure i 90 km orari su strade extraurbane e i 130 km all’ora sulle autostrade). Ebbene, non è esattamente così: esiste infatti una tolleranza del 5% (e comunque maggiore a 5 chilometri all’ora), dovuta ai possibili errori di rilevamento. Ne consegue dunque che, su un’autostrada il cui limite di velocità è fissato a 130 chilometri orari, le multe scattano a partire dai 136 km all’ora.
Allo stesso modo, se su quella stessa autostrada stesse piovendo, il limite sarebbe invece di 110 km orari, ma le sanzioni fioccherebbero solo a partire da una velocità rilevata di 113 km orari. Il concetto è lo stesso anche per le strade extraurbane secondarie e per le strade urbane, sulle quali le sanzioni scattano a partire, rispettivamente, dai 95 e dai 55 km orari.
Più nello specifico, chi in autostrada viaggia al di sopra dei 136 km orari – ma al di sotto dei 147 km all’ora – va incontro a una multa di 42 euro. Se il pagamento avviene entro 5 giorni, però, la sanzione viene ridotta del 30%. Chi invece supera di oltre 10 km orari il limite di velocità, ma non di 40 km all’ora, va incontro a una multa di 173 euro, nonché a una decurtazione di 3 punti.
L’automobilista che viene colto a superare di oltre 40 km orari il limite, pur restando al di sotto dei 200 km all’ora, deve pagare una sanzione a partire da 544 euro, senza poter godere della riduzione del 30%. A questo si somma la sospensione della patente da 1 a 3 mesi, nonché la decurtazione di 6 punti. Peggio ancora va, ovviamente, per chi supera i 200 chilometri orari: la sanzione parte in questo caso da 847 euro, con la sospensione della patente da 6 a 12 mesi, e con la decurtazione di 10 punti patente.
Per viaggiare in tranquillità ed evitare multe salate – o salatissime – i dispositivi COYOTE sono pronti a segnalarti non solo i limiti di velocità, ma anche la presenza di autovelox: scoprili subito!
Carlo Maffezzoni